Lo spettacolo HUMAN di Francesco Tesei previsto il 18 maggio 2021 (e inizialmente previsto l'11 maggio 2020) è stato annullato.
In base alle disposizioni contenute nel “Decreto Cura Italia” (D.L. n. 18/2020) di cui all’art. 88 e successivi provvedimenti, le persone in possesso del biglietto, dal 17 maggio fino al 15 luglio possono richiederne il rimborso in voucher, utilizzabile  per gli spettacoli della stagione 2021-2022 del Teatro Brancaccio.

Chi ha acquistato presso il botteghino del teatro può richiedere il voucher contattando il botteghino>>

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Improvvisamente camminiamo in una foresta di emozioni che ci riconnettono con l’infinito del nostro io, per un’esperienza di condivisione suggestiva quasi al limite del nostro credere, e un’esplorazione profonda del nostro inconscio.

Il nuovo spettacolo di Francesco Tesei propone uno sguardo alla sua arte da una prospettiva originale e quanto mai attuale: il mentalismo come modo per tornare a stupirsi per le magie dei rapporti umani.
Quelli veri: a contatto diretto, guardandosi negli occhi, parlando, cogliendo le sfumature di un’espressione del viso, lo stato d’animo e i pensieri di chi abbiamo vicino.
Dunque un percorso che nasce dall’intenzione di gettare luce sui misteri del mentalismo, e che conduce verso una domanda universale: “Cosa ci rende umani?”
Paradossalmente, a guidarci in questo cammino è il più importante mentalista italiano, le cui abilità sono spesso interpretate come “poteri” al limite del sovrannaturale. È un cammino composto da immagini, parole e - naturalmente - da esperimenti di mentalismo in cui il pubblico non è semplice spettatore, ma diventa protagonista.
Attraverso la relazione tra il mentalista e il pubblico, Human diventa quindi un’esperienza di condivisione e di cocreazione di ogni singola replica dello spettacolo. Una suggestiva esplorazione di inconscio, ragione, e di tutto ciò che vive a cavallo tra i due, recuperando gli aspetti profondamente umani che ci rendono ciò che siamo e che si stanno perdendo in un mondo altamente tecnologico, sempre più virtuale, distratto e illusorio.