17 Maggio 2024
Compagnia “Fritz Company” [IT]
Un discreto protagonista
Interpreti Damiano Ottavio Bigi, Lukasz Przytarski | Disegno luci Evina Vassilakopoulou, Amador Artiga Tuset, David Blouin | Direzione tecnica David Blouin | Una produzione Fritz Company | Una co-produzione Compagnia Simona Bucci/Degli Istanti, TORINODANZA Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ONE DANCE WEEK Festival – Plovdiv | Contributi fotografici F.Melotti, L.Visuals, R.Lena
Con il supporto di / with the support of 2WORKS / DIMITRIS PAPAIOANNOU, il FUNARO / Pistoia, Fabbrica Europa / PARC Performing Arts Research Centre – NRW Ministerium für Kultur und Wissenschaft, Teatro-Biblioteca Quarticciolo – Roma
Regia, coreografia, drammaturgia Damiano Ottavio Bigi, Alessandra Paoletti
Un Discreto Protagonista è il racconto di un istante, l'istante del tempo che va fuori dai cardini, o prima ancora, in cui equilibrio e simmetria si rompono per dare inizio al tempo.
Nessun bang, nessun rumore, solo una temporanea vibrazione dell'aria.
La simmetria si frantuma e presenze sfocate si sovrappongono, si mescolano. Si tramutano e cambiano in una espansione costante.
Sono resti e frammenti sparsi, che in uno spazio fluido tentano di ricomporsi in forme e rapporti geometrici, generando relazioni sempre diverse.
All’interno di una pagina bianca, prende forma una narrazione, che va al di là di una storia visibile: danza pura e frammenti narrativi irrompono attraverso immagini legate ad alcune fra le storie più antiche, come pezzi di un’unica storia.
La Compagnia
Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti iniziano la loro collaborazione con il progetto Yuvaya Dönmek, Babam için – Back Home, to my father ideato per l’Istanbul Municipal Theatre. Da allora portano avanti un percorso sia pedagogico che creativo, incontrando persone provenienti da esperienze e realtà artistiche e culturali sempre diverse. Il loro lavoro nasce in un dialogo con linguaggi di diversa natura, muovendosi tra danza, teatro e arti visive. Gli elementi essenziali della loro ricerca emergono da un’esplorazione di schemi compositivi strutturali, drammaturgici e cinestesici, spesso derivanti da discipline scientifiche, che mirano di volta in volta a nuove forme di relazione e articolazione del corpo nello spazio e nel tempo.
[attahments_event]
Nessun bang, nessun rumore, solo una temporanea vibrazione dell'aria.
La simmetria si frantuma e presenze sfocate si sovrappongono, si mescolano. Si tramutano e cambiano in una espansione costante.
Sono resti e frammenti sparsi, che in uno spazio fluido tentano di ricomporsi in forme e rapporti geometrici, generando relazioni sempre diverse.
All’interno di una pagina bianca, prende forma una narrazione, che va al di là di una storia visibile: danza pura e frammenti narrativi irrompono attraverso immagini legate ad alcune fra le storie più antiche, come pezzi di un’unica storia.
La Compagnia
Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti iniziano la loro collaborazione con il progetto Yuvaya Dönmek, Babam için – Back Home, to my father ideato per l’Istanbul Municipal Theatre. Da allora portano avanti un percorso sia pedagogico che creativo, incontrando persone provenienti da esperienze e realtà artistiche e culturali sempre diverse. Il loro lavoro nasce in un dialogo con linguaggi di diversa natura, muovendosi tra danza, teatro e arti visive. Gli elementi essenziali della loro ricerca emergono da un’esplorazione di schemi compositivi strutturali, drammaturgici e cinestesici, spesso derivanti da discipline scientifiche, che mirano di volta in volta a nuove forme di relazione e articolazione del corpo nello spazio e nel tempo.