Spettacolo dal vivo

NOS DESIRS FONT DESORDRE

Compagnia: SINE QUA NON ART

Coreografia: Christophe Béranger & Jonathan Pranlas-Descours
Drammaturgia: Georgina Kakoudaki
Musiche: Andy Stott, Led Zepellin
Montaggio musicale: Julia Suero
Interpreti: Sarah Deppe, Yohann Baran, Alexander Miles Standard, Yasminee Lepe, Hea Min Jung, Colas Lucot, Marius Moguiba, Vincent Clavaguera, Inés Hernández, Jonathan Pranlas-Descours, Julie Laventure.
Visual art: Fabio Motta
Flower: Dorothée Sullam
Direzione tecnica: Oliveir Bauer
Produzione: Denis Forgeron
Una produzione: SINE QUA NON ART

Coproduction:
Chaillot - Théâtre National de la Danse - Paris
La Coursive - Scène Nationale de la Rochelle
Centre chorégraphique national de Rillieux-la-Pape -direction Yuval PICK - dans le cadre du dispositif
Accueil-Studio
Centre Chorégraphique National d’Aquitaine en
Pyrénées-Atlantiques – Malandain Ballet Biarritz -
Accueil Studio saison 2020-2021
O.A.R.A - Office Artistique de la Région Nouvelle-Aquitaine

Partners:
Floral : Chez Marguerite-La Rochelle.
SINE QUA NON ART is supported by Région Nouvelle-Aquitaine, DRAC Nouvelle-Aquitaine / Ministère de la Culture et de la Communication (plan de relance), and teh city of La Rochelle

Durata: 75’

La compagnia porta in scena una comunità di uomini e donne che traducono la storia della nostra umanità e sono la rappresentazione di ciò che generalmente sentiamo: c’è qualcosa che si aggira intorno a noi, a nostra insaputa; siamo legati a usi, costumi, sistemi educativi, restrizioni, idee e desideri proibiti.

Ma quando abbandoniamo i nostri vincoli morali, la natura reclama il diritto ad un nuovo Eden...

"NOS DESIRS FONT DESORDRE" è un viaggio pittorico che percorre e attraversa sia la storia della pittura che i rituali delle civiltà "antiche" fino alla creazione di un mondo cristiano peccaminoso, dall'"uguaglianza comunitaria" delle culture primitive al periodo del Medioevo, da una tela alla Jackson Pollock al comunitarismo del XXI secolo...

"NOS DESIRS FONT DESORDRE" porta sul palco dodici performer per una dichiarazione politica, un nuovo rituale, dove la paura diventa potere, la solitudine diventa solidarietà, le comunità diventano collettività, poiché solo quando smettiamo di amare la nostra schiavitù, inizia la rivoluzione del cuore.

"I nostri desideri scioccano, non sono auto-confidenziali, ribaltano l'ordine stabilito, che ci piaccia o no, i nostri desideri sono politici, nel senso ampio di "ciò che riguarda gli affari della città", la vita in società."