Cos’è A.R.M.A.?

Un piccolo teatro di un piccolo paese del Nord Italia, forse alle porte di Milano.

La sera prima del debutto di una piccola e scalcinata compagnia di avanspettacolo.

Una data che resterà impressa nella memoria collettiva di tutti i sopravvissuti alla seconda guerra mondiale.

Queste sono le premesse per parlare di A.R.M.A. che, effettivamente, ha molto a che fare con le armi. Ma le armi non sono solo quelle che tutti ben conosciamo. Bombe, mitragliatrici e carabine sono solo la parte visibile della lotta. La scienza, l’arte… la cultura sono gli assi nella manica per vincere la guerra.

Potrebbe sembrare il racconto di una resistenza, ma forse non solo.

L’A.R.M.A. del titolo è l’unione delle 4 donne più importanti del ‘900 italiano: Anna Magnani, Rita Levi Montalcini, Margherita Hack e Alda Merini. Proprio loro hanno costituito e costruito la lotta, la resistenza e la crescita della cultura italiana, troppo gravemente affossata dalla seconda guerra mondiale. Attraverso le vite di quattro giovani attrici di avanspettacolo, proviamo a raccontarle come se le anime delle grandi donne entrassero, con la violenza di una bomba, dentro i loro cuori e utilizzassero le loro voci per una ennesima chiamata alle armi… quelle vincenti però.

È uno spettacolo sulle donne del ‘900, ma forse non solo.

C’è un attore, un capo comico squattrinato che ha un sogno: debuttare con lo spettacolo più divertente di tutti, ma allo stesso tempo con il messaggio più diretto possibile… fuori i tedeschi dall’Italia! Evviva l’Italia libera! Astore, questo il nome del capo comico, non vuole cedere agli oppressori e vuole sentirsi libero come libera è l’arte.

È uno spettacolo sulla capacità dell’arte di comunicare messaggi universali, ma non solo.

“Non solo” perché, come in un odierno “Sogno di una notte di mezz’estate”, cosa accadrebbe se questi tre piani del racconto, questi tre “sogni” si incrociassero e si incastrassero tra loro? Cosa accadrebbe se la potenza delle bombe facesse tremare i piani temporali e li portasse, anche solo per poco, a convivere? Chi è il narratore di chi? Chi racconta davvero cosa accade?

La risposta non è da giallo o thriller, in fondo questa è una commediola leggera dove si respira l’aria del teatro nel 1945, ma è molto chiara per tutti: l’unica vera voce e ragione è della Storia e l’unico vero messaggio è la libertà.

Questo è A.R.M.A. – un musical di Libertà.

Le splendide musiche originali del maestro Dino Scuderi (Salvatore Giuliano, Odysseus, Edda Ciano – tra cuore e cuore) hanno cesellato un testo nuovo con l’eleganza e la classe di un grande artigiano e le coreografie di Rita Pivano (Rapunzel, La regina di ghiaccio, Peter Pan, Aladin – il musical geniale) hanno confezionato il tutto con quel gusto moderno e rispettoso della tradizione che lei ben conosce, coadiuvata, alle coreografie di Tap, della grande figlia d’arte Elisabetta Ventura.

Chi ci sarà in scena? 5 giovanissimi attori al loro diploma alla BMA – Brancaccio Musical Academy.

La scelta di immergerli nel mondo del professionismo allestendo un musical originale è una scommessa che BMA sceglie di giocare, consci che i nostri giovani artisti posso vincere.